Per la seconda volta in due anni la Cantini Lorano s.r.l. Olimpia Firenze centra la salvezza. Anche nella stagione 2025/26 i giallo-blu rappresenteranno dunque Firenze in Serie B Interregionale, anche questa stagione evitando i play-out, con l’ultima sofferta uscita in trasferta contro Don Bosco Crocetta Basket Torino che suggella un percorso incredibile per Del Secco e compagni, capaci nella seconda fase di vincere 11 match su 12.
SERIE B INTERREGIONALE / PLAY-IN OUT – 6ª RITORNO
Venerdì 25 Aprile 2025 @ PalaBallin
DON BOSCO CROCETTA TORINO-CANTINI LORANO OLIMPIA LEGNAIA 72-84
(20-19, 37-40, 50-60, 75-79)
DON BOSCO CROCETTA TORINO
Hida 13, Pasqualini 11, Sakovic 10, Cian 9, Rosso 8, Barla 8, Ata Sahin 5, Villar 5, Andreutti 3, Pagetto 3.
Coach: Maino Ass. Musso e Ciofetta
CANTINI LORANO SRL OLIMPIA LEGNAIA
Sulina 26, Nepi 14, Del Secco 8, Scali 8, Merlo 6, Pieri 13, Tonello 4, Stoch, Landi ne, Lastrucci ne, Castellani ne, Senghor ne.
Coach: Russo. Ass: Nudo e Armellini
Arbitri: Mamone e Scolaro

“NON CI RIVEDIAMO PIÙ”
Quattro parole dette sottovoce, ma con decisione: “Non ci rivediamo più”. Una promessa, più che una frase esortativa o volta a esorcizzare l’importanza dell’ultimo impegno dei giallo-blu, che nell’ultimo incontro della seconda fase devono vincere.
Parole di coach Roberto Russo, finora capace di mettere sotto chiunque si fosse parato davanti nel cammino dei suoi, chiunque tranne l’avversario odierno: Torino. Parole rivolte anche al pubblico del PalaFilarete che, nonostante l’affetto, sperava di non vedere più i suoi calcare nuovamente quel parquet, perché avrebbe significato play-out.
PARTENZA RAZZO: SUBITO +8 PER FIRENZE
Ci siamo. Le gambe tremano, ma la mano no. Prima Scali, poi Merlo da lontano cercano subito di mettere le cose in chiaro con due arcobaleni perfetti dal lato destro, e poco dopo anche Nepi, con una finta e un tiro in allontanamento, trova presto il canestro dell’8-0. Doccia fredda dunque per la squadra ospite, che però non sta a guardare ed entra presto nel match grazie a Sakovic, bravo non solo a rispondere da lontano, ma anche a sfondare i ranghi per vie centrali trovando presto il canestro in appoggio che vale il contatto. Non è dello stesso avviso Sulina, che finalmente si accende con un’azione personale che gli vale anche fallo e canestro. Il play giallo-blu è forse il migliore dei suoi in questo momento, e c’è la sensazione costante che possa far male in qualsiasi azione: tirando da lontano o servendo passaggi chirurgici ai compagni come Del Secco, che deve solo appoggiare. Ma come già accaduto, quando i giallo-blu toccano le stelle arrivando anche a sfiorare il +10, si spegne improvvisamente la luce, e i padroni di casa trovano punti importanti ricucendo e addirittura trovando il primo vantaggio sul 20-19 alla fine dei primi 10 minuti di ostilità.
BLACKOUT E REAZIONE: FIRENZE RISORGE NEL SECONDO QUARTO
Tre falli commessi in meno di un minuto e 5 punti concessi – tra cui una tripla di un liberissimo Hida – sono i primi passi (falsi) dei giallo-blu in avvio della seconda frazione, che conferma il periodo di black out visto sul calare del primo quarto. Per raggiungere la salvezza c’è bisogno di contare su aspetti diversi: trovare presto solidità in difesa e soprattutto aumentare il ritmo e pareggiare quello torinese, squadra che adesso è decisamente più in palla. Punti importanti arrivano spalle a canestro grazie a Del Secco, che poi è bravo nel girarsi, e da Tonello, che dalla panchina come sesto uomo è ormai una garanzia anche nel trovare soluzioni dal gomito. Così fa anche Pieri, che aggiunge centimetri importanti anche in difesa, dove adesso piano piano Firenze sembra trovare nuove certezze. Gli ospiti si appoggiano anche a canestri facili ma decisivi come quello in transizione di Nepi, che vale il vantaggio e il primo timeout torinese. In ogni caso Sulina, poco dopo, mette d’accordo tutti con una tripla, sempre in transizione, quella che manda le squadre all’intervallo lungo con tre lunghezze di vantaggio per i giallo-blu: 37-40.
IL TERZO QUARTO È DI FIRENZE
Sono sempre loro – nonostante i raddoppi continui ai loro danni – i protagonisti in avvio del secondo tempo. Stavolta ad ordine invertito: prima Merlo, poi Scali timbrano il cartellino da lontano. È una squadra che non ha paura di osare, anche se in difesa la distanza di centimetri e di muscoli si fa sentire. Alla qualità fiorentina risponde infatti la fisicità dei padroni di casa, che con alcuni appoggi rimangono a contatto ma soprattutto chiudono ogni spazio da lontano. C’è allora da affinare la mano per i tiri da tre che finora sono stati decisivi e dovranno continuare ad esserlo. Dopo un paio di giri d’orologio di polveri bagnate è ancora Sulina a punire dalla distanza. Poco dopo arriva il primo sussulto da due punti della frazione: è Nepi a svincolarsi in mezzo a tre con una azione personale stupenda, che gli permette di appoggiare il decimo e l’undicesimo punto in un quarto a punteggio molto basso. È ancora Pieri, con un gioco di gambe poco dopo, a trovare la prima doppia cifra di vantaggio del match. Punti importanti fatti, ma soprattutto pochi punti concessi: il match sembra indirizzarsi sul binario giusto. Si va al quarto periodo sul 50-60.
FINALE DA BRIVIDI, MA FIRENZE NON SBAGLIA
È tutta una questione di centimetri. Un quarto, un tempo, un match, una salvezza possono dipendere da un canestro. Ogni punto è importante, e Pieri, uno dei giocatori più in crescita in questo finale di stagione, lo sa. Il n.24, con una giocata magistrale, se ne porta a casa tre e trova un altro appoggio: quello del +12. Serve rimanere concentrati. Per la terza volta nel match i giallo-blu hanno la possibilità di guardare dall’alto al basso gli avversari. Nepi lo sa, e alle prime avvisaglie di rimonta alza la concentrazione e – come una faina – ruba un pallone da rimessa laterale, aggiungendo fieno in cascina in vista di un finale che si prospetta, in ogni caso, sofferto, anche per l’utilizzo prolungato degli stessi uomini. Poco dopo è sempre il n.14 a trovare, con uno step back seguito da un palleggio-arresto e tiro, altri due punti d’oro. Il tempo scorre, e i giallo-blu sono sempre in vantaggio: questo è quello che conta. Il primo segnale d’allarme arriva – forte – con un tiro dai 6.75 di Andreutti, che costringe coach Russo a fermare il tempo. Non basta però, perché con personalità Cian prova a mettere il bastone tra le ruote a Firenze: un colpo da destra e un back-to-back da sinistra valgono sei punti che riaprono tutto. È una doccia fredda, alla quale sia Sulina dalla lunetta che Nepi con un’altra giocata della sua provano a mettere una pezza dopo il timeout tattico. Si va avanti veloci fino agli ultimi due minuti di gioco, fino ai quali nessuna delle due squadre fa un passo in più dell’altra. Del Secco trova un appoggio importante innescato da Sulina a 47 secondi dalla fine di un match interminabile.
SI CHIUDE ALLA LUNETTA: FIRENZE È SALVA
Tantissime le interruzioni dalla panchina. Sembra fatta sul +5 a pochi possessi dal termine, ma Pasqualini, con una tripla, gela la parte di pubblico fiorentina al palazzetto. Non è ancora fatta. Sulina subisce fallo appena tocca il parquet, giustamente fermato dagli avversari, ma dalla lunetta fa 0/2. Tremano le gambe, ma non la seconda volta, quando – dopo un pallone riconquistato – è sempre il play arrivato a gennaio a mettere la firma sulla stagione giallo-blu, trovando dalla linea della carità i due punti che chiudono virtualmente il match. E così è. Per il secondo anno di seguito, l’Olimpia Firenze si salva sul campo, con merito, vincendo anche a Torino per 75-79.