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CANTINI LORANO SRL OLIMPIA FIRENZE – BASKET SERRAVALLE 80 – 43

La Cantini Lorano s.r.l. Olimpia Firenze si regala la possibilità di scrivere il proprio destino, senza guardare agli altri match, nell’ultimo e decisivo scontro salvezza, battendo in casa Basket Serravalle: approccio complicato, ma reazione vincente nella ripresa.

SERIE B INTERREGIONALE / PLAY-IN OUT – 5º RITORNO
Giovedì 17 Aprile 2025 @ PalaFilarete

OLIMPIA FIRENZE-BASKET SERRAVALLE 80-43
(14-13, 28-26, 54-31, 80-43)

CANTINI LORANO SRL OLIMPIA FIRENZE
Scali 13, Del Secco 11, Nepi 9, Sulina 8, Merlo 5
, Pieri 10, Tonello 6, Stoch 5, Landi 4, Senghor 4, Castellani 3, Lastrucci 2.
Coach: Russo Ass. Armellini e Nudo

BASKET SERRAVALLE
Pavone 14, Ehraghewu 9, Savio 9, Isaia 9, Lazzari
, Pilati 2, Ragazzini, De Filippo.
Coach: Gatti

Arbitri: Posarelli e Deliallisi

INIZIO INCERTO PER I GIALLO-BLU: IL FILARETE RIMANE IN ATTESA

Nell’ultimo match – almeno si spera l’ultimo al Filarete per questa stagione – i tifosi giallo-blu si aspettavano un inizio più convincente da parte dei padroni di casa. Invece Firenze parte con poca determinazione, come col freno a mano tirato: la manovra è lenta, e le azioni al tiro mancano di lucidità. Nella giungla di errori, emergono solo un paio di tiri dalla lunetta e un passaggio millimetrico di Merlo per Del Secco, che riceve e appoggia comodamente dall’altra parte del campo. Serravalle, ormai matematicamente retrocessa, arriva a Firenze senza nulla da perdere: i giovani piemontesi giocano liberi e puntano tutto sull’esperienza di Pavone, che già nel primo quarto mette a segno punti importanti giocando spalle a canestro e girandosi sotto le plance. I giallo-blu provano a scuotersi dopo cinque minuti di apnea: prima un floater di Sulina, poi ancora Del Secco a rimbalzo che tiene la squadra a contatto. Il punteggio però non decolla. Serravalle ha anche due occasioni d’oro con triple aperte che Savio ed Ehraghewu sbagliano, graziando così la squadra di casa. Un segnale arriva solo sul finale di frazione: coach Russo manda in campo Stoch a quattro secondi dal buzzer, e il giovane ripaga con la prima tripla della partita, quella che vale il risicato vantaggio sul 14-13.

SECONDO QUARTO BUIO: NEL FINALE PERÒ LA SCINTILLA

La bomba del classe ’06 sembrava poter essere la scintilla emotiva dopo un inizio spento, e invece rimane un fuoco fatuo. L’unica azione degna di nota è una transizione di Nepi, che segna subendo fallo: canestro più libero e un lampo nel buio di una seconda frazione ancora più rinunciataria – e sfortunata – della prima. Scali, miglior marcatore nel precedente incontro contro Genova, è l’emblema delle difficoltà offensive: prima forza tiri fuori ritmo, poi aggiusta la mira, ma il ferro continua a respingere ogni tentativo. Al contrario, Savio segna con uno step back e Ehraghewu lo segue con un gioco da tre punti, ribaltando così il vantaggio. La goccia che fa traboccare il vaso per coach Russo è un’altra tripla concessa, questa volta costruita male dalla difesa e finalizzata da Pilati, liberissimo sull’angolo destro per il +5 ospite. Il tecnico livornese non ci sta e dopo l’ennesimo timeout finalmente scuote l’orgoglio della squadra. Dopo ben 18 minuti di blackout mentale, i giallo-blu rientrano in partita: Scali si sblocca, e ancora Nepi con i suoi arresti e tiri riporta i padroni di casa in vantaggio prima dell’intervallo lungo, 28-26.

FIRENZE CAMBIA MARCIA: SULINA GUIDA LA FUGA

Per dimostrare che non è stato un fuoco di paglia, i giallo-blu rientrano dagli spogliatoi con un’altra testa, un altro atteggiamento, e soprattutto con la fame giusta per archiviare una pratica scomoda ma fondamentale. Protagonista assoluto è Sulina, che trova spazi per inserirsi e arrivare al ferro: layup, terzi tempi, appoggi. L’allungo è importante. In difesa, Del Secco e Merlo sono giganti: contengono Pavone, e si fiondano a rimbalzo, mentre Serravalle rimane inchiodata a 26 punti per un’eternità. Dopo un palleggio-arresto-tiro di Nepi dalla punta, coach Gatto è costretto a chiamare timeout: i suoi sono sotto di dieci e in evidente affanno. Dopo 25 minuti, Serravalle ha ruotato solo sette uomini; entra anche l’ottavo, il giovane De Filippo, ma non incide. I giallo-blu approfittano del momento: punto su punto, accelerano. Nemmeno l’ex Isaia, brillante nel primo tempo, ha più energie per reggere difensivamente. A 3:40 dalla fine del terzo periodo, Ehraghewu sblocca i suoi con una tripla da distanza siderale, ma ormai la partita è saldamente nelle mani di Firenze. Con ampie rotazioni, i giallo-blu toccano quasi le 20 lunghezze di vantaggio. Senghor, appena entrato, porta centimetri e sostanza nel pitturato, aiutando anche con le stoppate. Pieri si fa sentire pure lui in difesa con delle stoppate. Il terzo quarto si chiude con un eloquente 54-31.

GARBAGE TIME CON GIOIA: FIRENZE NON SI FERMA PIÙ

È un match che chiude un cerchio: proprio contro Serravalle, nella scorsa stagione, era iniziata l’avventura in Serie B. Ora i giallo-blu sanno che la salvezza è vicina, ma nessuno pensa ancora al prossimo decisivo scontro contro Basket La Crocetta a Torino. In campo, il piede resta sull’acceleratore. Le giocate individuali esaltano il pubblico: Scali, da fermo, trova la tripla e torna ad essere il miglior realizzatore (chi l’avrebbe detto dopo l’inizio). Poco dopo è Pieri a deliziare la platea con una schiacciata. I minuti finali sono tutti per i giovani: Castellani e Lastrucci trovano spazio nel garbage time. Bastano 120 secondi per lasciare il segno: il numero 6 infila una tripla che buca solo la retina, il numero 3 ruba palla su una rimessa dal fondo e appoggia a canestro per il boato finale del pubblico. Finisce così una serata iniziata storta, ma ribaltata con grinta e orgoglio. Il punteggio finale è un sonoro 80-43, che conferma una cosa: questi ragazzi meritano i primi tre posti e soprattutto la salvezza diretta.

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Jacopo Mannina
Jacopo Mannina
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