Una Proget Impianti Olimpia Legnaia a ranghi ridotti affronta comunque a viso aperto Santo Stefano Basket, cadendo solo nei dieci minuti finali.
DIVISIONE 2 – 14º GIORNATA
Lunedì 20 Gennaio 2025 @ Palestra Spazio Reale
SANTO STEFANO-OLIMPIA LEGNAIA 70-54
(18-17, 29-33, 47-47, 70-54)
SANTO STEFANO
Ferrigno 24, Galli 16, Bonaiuti D. 9, Thiam 4, Nardi 3, Finocchiaro 5, Bonaiuti L. 4, Scelfo 3, Sanni 2, Malcuori, Farri, Sirca.
Coach: Vettese
PROGET IMPIANTI OLIMPIA LEGNAIA
Senatore 16, Stefanini 10, Lanzi 8, Volpi 7, Testi 2, Mercado 7, Cirri 4.
Coach: Dindelli
Arbitri: D’Agostino e Bettazzi

Primo Quarto: gara equilibrata grazie a Gallo e Senatore
Gara apertissima fin dalle prime battute con la squadra di casa che produce subito molte azioni offensive; stessa cosa in risposta fanno i giallo-blu. Ma se è vero che tutto l’organico è partecipe delle azioni, è altrettanto vero che a capitalizzarle sono solo due uomini, uno per parte: Gallo e Senatore. Se il primo, per Santo Stefano, mette a referto due triple in apertura e un jumper dalla media distanza, il capitano di serata degli ospiti risponde colpo su colpo. La differenza? Solo una delle tre conclusioni arriva oltre i 6,75 grazie al buon assist di Stefanini, permettendo ai padroni di casa di essere avanti di una sola lunghezza. Questa distanza rimarrà invariata fino alla fine del primo periodo, dove la squadra di coach Dindelli abbassa leggermente i giri del motore, premiando le penetrazioni a mano destra di Stefanini, che appoggia in due occasioni e, con uno step back, chiude il punteggio sul 18-17.
Secondo Quarto: i giovani cambiano la partita
Nonostante la panchina corta – solo sette giocatori in trasferta, il minimo consentito – sono proprio i due alzatisi dalla panchina a riacciuffare e superare Santo Stefano. Prima il giovanissimo Cirri trova in transizione un fallo che gli permetterà di fare un 1/2 dalla lunetta; poco dopo, Mercado, con un’azione personale, fa ballare la retroguardia di casa, trovando il +2. Nel cuore della seconda frazione i giallo-blu crescono soprattutto a livello difensivo: una prestazione in crescendo a rimbalzo e una buona guardia sull’arco permettono di subire molto meno rispetto ai primi dieci minuti. Solo Scelfo, ex dell’incontro, sembra in grado di trovare un pertugio da attaccare. Dall’altra parte, però, i legnaioli fanno sul serio e, dopo il canestro di Volpi, è ancora il classe 2006 Cirri a prendersi un fallo e canestro dopo un’azione lungo linea. Punti importanti, ma non abbastanza per fuggire, e all’intervallo si va sul 29-33.
Terzo Quarto: Santo Stefano accelera, ma i giallo-blu rispondono da tre
Alla ripresa dei giochi, i padroni di casa sembrano essere entrati con una marcia in più. La solita sgasata di Ferigno, bravo ad utilizzare anche il piede perno sotto canestro, riporta Santo Stefano a contatto. Ma è soprattutto la bomba di Boniauti a mandare in allarme coach Dindelli, che richiama i suoi in panchina. Dopo il minuto di time-out, il vento cambia e in fretta. Una forzatura di Vilii, che però dà esito positivo (bersaglio grosso da tre punti), accende gli animi di tutto il gruppo. Dopo aver colpito solo una volta da lontano in tutto il match, ora i legnaioli non hanno paura di tentare. Buone giocate smarcanti liberano poco dopo Lanzi, che imita il proprio compagno, mentre Senatore, miglior realizzatore dei suoi, chiude in crescendo un quarto che sembrava aver complicato definitivamente ogni speranza, segnando la tripla del 47-47.
Ultimo Quarto: Santo Stefano allunga e l’Olimpia cede
Un’Olimpia a cui vanno tutti gli onori delle armi per un match giocato alla pari fino a questo momento non riesce però a mantenere il ritmo imperante mostrato finora. Forse per la stanchezza, forse per la minor lucidità di scelta, la squadra sbaglia sia sotto canestro – con passaggi che finiscono spesso nella terra di nessuno – sia in difesa, dove sia Galli che Ferrigno passano troppo facilmente. Dopo un break importante di 9-0 da parte di Santo Stefano, sembra che a chiudere il momento negativo sia Cirri, con una bomba che riaccende le speranze, ma è solo un’illusione. Il quarto nasce e si conclude male, lasciando l’amaro in bocca per tutto ciò che si era visto in precedenza. L’Olimpia, che ha tenuto testa in tanti modi alla squadra di casa, cede il passo. Il passivo finale, 70-54, appare forse troppo severo.