ROBERTO RUSSO È IL NUOVO CAPO ALLENATORE DELLA CANTINI LORANO SRL OLIMPIA FIRENZE

ASD Basket Olimpia Legnaia è lieta di annunciare la nomina di Roberto Russo come nuovo Capo Allenatore della Cantini Lorano s.r.l. Olimpia Firenze, impegnata nel campionato di Serie B Interregionale. Coach Russo, tecnico di grande esperienza, arriva con un vasto curriculum costruito su panchine di alto livello, portando con sé competenze preziose per il nostro progetto.

Livornese, classe 1971, Russo ha iniziato la sua carriera da allenatore a soli 16 anni, vincendo subito due titoli regionali nella sua città natale. Da allora, il suo percorso lo ha portato a maturare esperienza in realtà importanti come Don Bosco Livorno, Firenze Basket e Mabo Livorno, collaborando successivamente con club di rilievo come Fulgor Omegna e Virtus Cassino.

“Sono orgoglioso di poter finalmente accogliere Roberto nella nostra società,” dichiara il Presidente dell’Olimpia Legnaia Sergio Masi. “Un allenatore del suo calibro è un grande valore aggiunto per tutta la nostra realtà.” Anche il Direttore Generale Riccardo Zanardo commenta con entusiasmo: “L’arrivo di Roberto Russo segna una nuova fase per il nostro progetto. Con il suo carattere e la sua esperienza, sarà un riferimento prezioso per la squadra.”

Coach Russo, che ha già iniziato a lavorare con la squadra, esordirà in panchina nella trasferta contro Basket Cecina sabato 9 novembre alle ore 19:00. Per conoscere meglio le sue prime impressioni e gli obiettivi per la stagione, leggi l’intervista completa.

INTERVISTA A ROBERTO RUSSO

Roberto Russo, benvenuto! Quali sono le prime emozioni e sensazioni che sta vivendo dopo il suo arrivo all’Olimpia Firenze?
“Per me è un tuffo nel passato. Sono venuto qui per la prima volta quasi vent’anni fa e tornare a Firenze è davvero emozionante. Ho vissuto qui per quasi dieci anni, durante i quali abbiamo ottenuto ottimi risultati. Ritornarci ha un significato speciale, perché Firenze è un posto dove ho tanti amici che mi vogliono bene. Ho anche una persona come Eugenio Giani, che all’epoca era il mio assessore allo sport e oggi è presidente della regione. Per me tornare in una città come Firenze è fonte di grande emozione e di forte motivazione.”

Ci può raccontare come si è sviluppata la trattativa per il suo arrivo? Su quali aspetti ha puntato il Direttore Generale Riccardo Zanardo per convincerla a unirsi a questo progetto?
“Ho accettato Legnaia perché, in questo momento, è il miglior posto in cui potessi sperare di allenare. È una società ben organizzata e, soprattutto, la squadra ideale per me, dove posso cercare di aiutare questo gruppo di ragazzi a uscire da una situazione un po’ difficile e complicata. Ma è anche un’enorme soddisfazione sapere di poter intervenire su un gruppo che, secondo me, può fare davvero molto bene.”

Parliamo della squadra: con la recente vittoria, l’Olimpia è riuscita a scrollarsi di dosso l’ultima posizione, ma è chiaro che due successi sono ancora troppo pochi. In situazioni come questa, come si entra nella testa del gruppo per spingerlo davvero a invertire la rotta?
“Innanzitutto, si entra in punta di piedi, cercando di percepire le sensazioni del gruppo e soprattutto di capire quali interventi possono essere utili per aiutare, prima di tutto, i ragazzi e poi i giocatori. Ci vogliono pazienza, calma e una grande sintonia con loro. Il lavoro svolto la scorsa settimana, in una situazione francamente difficile, ha portato al risultato della vittoria contro la Virtus Siena. Questo dimostra che il gruppo ha valore. È essenziale avere pazienza, disponibilità e umiltà per intervenire sulle piccole cose che possono davvero aiutare i ragazzi.”

Lei arriva all’Olimpia come subentrante. Vede questo ruolo come un ostacolo aggiuntivo o come uno stimolo per fare bene fin da subito?
“È assolutamente uno stimolo. Per me è fondamentale dimostrare l’importanza del lavoro dell’allenatore, che non è un ruolo marginale. Mi sembra, purtroppo, che nella nostra pallacanestro, dalle categorie più alte fino a quelle inferiori, venga data poca importanza al ruolo dell’allenatore. Per me subentrare e dimostrare quanto conti il lavoro è qualcosa di molto motivante.”

Zanardo ha dichiarato di non considerarla solo un allenatore, ma “L’Allenatore”. Si sente davvero l’uomo giusto al momento giusto?
“Credo di sì. Sento di avere grande energia e voglia di fare bene, senza pensare al passato, ma concentrandomi sul lavoro di squadra. Collaborare con Riccardo Zanardo, Sergio Masi, lo staff e i giocatori è per me una grande soddisfazione. Questa è una società ben organizzata: abbiamo quattro assistenti, tre preparatori atletici, due fisioterapisti – c’è tutto per poter fare bene.”

Come pensa che la sua esperienza possa aiutare questo gruppo a fare un salto di qualità?
“Serve una forte motivazione e la capacità di essere umili, senza presunzione, nel proporre le cose. È importante comprendere le vere necessità dei ragazzi. Sono sicuro che faranno benissimo, perché è un gruppo sano. Li ho visti ieri in allenamento per la prima volta: nonostante l’assenza di molti giocatori, si sono allenati con lo spirito di una squadra che vuole fare bene.”

Per concludere, un messaggio ai tifosi?
“Ogni volta che ho ottenuto dei risultati, è stato grazie all’unione tra la squadra, la società e i tifosi. Questo è fondamentale per raggiungere gli obiettivi. Così come oggi stiamo lavorando di squadra con lo staff e la società, abbiamo bisogno del supporto dei tifosi. Vorrei che venissero a sostenere i ragazzi, perché possano sentire la passione che mettono in campo. Ci saranno delle difficoltà, ma le supereremo insieme.”

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Jacopo Mannina
Jacopo Mannina
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