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RICCARDO ZANARDO: L’ANIMA DELL’OLIMPIA LEGNAIA DAL PARQUET ALLA DIRIGENZA

“L’allenatore è un insegnante. 
Fa molto più che dare direttive durante una partita. 
Forma, ispira e guida i giocatori, 
insegnando loro non solo come giocare, 
ma anche come diventare persone migliori.”

Phil Jackson

La notizia è ormai di dominio pubblico: Riccardo Zanardo non sarà più il capo allenatore della Cantini Lorano s.r.l. Olimpia Legnaia. Dopo nove anni di successi al timone della panchina giallo-blu, Zanardo conclude il suo ciclo. Non si tratta solo di un tecnico scelto, voluto e messo sotto contratto dall’Olimpia Legnaia: Riccardo Zanardo è stato e continuerà ad essere l’anima dell’Olimpia Legnaia. La sua presenza costante nelle palestre del PalaCantini e del PalaFilarete, sia per gli allenamenti della prima squadra che per quelli del settore giovanile, lo ha reso un punto di riferimento per tutti. Sempre disponibile, ha offerto consigli e suggerimenti a chiunque ne avesse bisogno, anche ai gruppi non direttamente sotto la sua guida. Con toni burberi, a volte grotteschi, ma sempre con un grande cuore, Zanardo ha saputo tirare fuori il meglio da ogni giocatore, membro dello staff e collaboratore. La voglia con cui ha affrontato ogni situazione ha rappresentato l’essenza dell’Olimpia Legnaia, incarnando la voglia della società di puntare sempre più in alto e spronando tutti coloro che gli stavano attorno a diventare persone migliori. 

Il Riccardo allenatore dalla C Silver alla Serie B interregionale
Riccardo Zanardo non è stato solo un allenatore nella vita, ma anche sul parquet, dove i risultati sportivi gli hanno sempre dato ragione. Capace di farsi trovare pronto in ogni occasione e abile nel lavorare con il materiale umano messo a disposizione, Zanardo è stato perfetto nel gestire i diversi gruppi di cui è stato la guida. Nove, come gli anni sulla panchina del Palafilarete, dove ha cercato di difendere la categoria o puntare a quella superiore. 74, come i giocatori allenati in questo (quasi) decennio. Al suo primo anno sulla panchina dei grandi, a soli 31 anni, l’ex allenatore di Affrico e Laurenziana ha vinto gli spareggi per la promozione contro Lucca, approdando immediatamente in C Gold.

Dopo due anni di assestamento, in cui i giallo-blu hanno difeso con i denti la categoria, vincendo i Playout prima contro Prato e poi contro Empoli, dalla stagione 2018-2019, Zanardo ha fatto sul serio, ottenendo un settimo posto in regular season che ha garantito i primi Playoff, dove si è dovuto arrendere alla finalista Agliana. Stagione dopo stagione, nonostante la pandemia, Zanardo ha continuato il suo percorso di crescita, trasformando il gruppo da una squadra in lotta per non retrocedere a una big di categoria, pronta a salire in Serie B. Dopo la grande gioia per il successo in Coppa Toscana ad Arezzo del 2020 – poco prima dell’avvento del COVID – ed alcune delusioni, come quella contro Montecatini ai Playoff, dove il PalaFilarete si era vestito a festa per le grandi occasioni, la promozione aritmetica è arrivata nella stagione sportiva 2022-2023. I giallo-blu, con un gruppo rinnovato, hanno centrato il quarto posto, ottenendo il passaggio diretto in Serie B Interregionale. Con l’onere di difendere il nome di Firenze, allenando adesso la più prestigiosa squadra del panorama fiorentino, Zanardo non si è tirato indietro e ha difeso anche questa categoria, chiudendo un Girone Playout dominato dopo una regular season difficile a causa degli infortuni.

Il Riccardo Dirigente
“Fino a ieri ero sul campo, vivevo di adrenalina e agonismo, e devo dire che è quello che sapevo fare meglio. Adesso dovrei vivere di raziocinio, dovrei vivere di pensieri, dovrei imparare a contare fino a 11 invece che fino a 9, anche se è una cosa che ho imparato a fare in questi anni.” Con queste parole, Zanardo, nella sua nuova veste di Direttore Sportivo, ha commentato il suo passaggio di ruolo durante la conferenza stampa di presentazione del nuovo allenatore – il cui nome verrà svelato domani in prima visione domani su Facebook, YouTube e Instagram – a cui lascia simbolicamente le chiavi della sua “macchina”. Pronto a nuove sfide, Riccardo ha maturato in questi anni una profonda connessione con la squadra, lo staff e i giovani, un impegno che rimane costante anche in questa nuova fase della sua carriera. D’altronde, un uomo che chiama le sue figlie Vittoria e Olimpia (senza dimenticare la primogenita Arianna) non poteva che proseguire il suo percorso con l’Olimpia Legnaia, mantenendo vivo quel legame indissolubile con i colori giallo-blu. Con umiltà e determinazione, Zanardo afferma: “Arriveranno anche gli errori, ma ho un solo obiettivo: garantire il meglio per l’Olimpia Legnaia Firenze“. Così, il nuovo Zanardo si prepara a guidare la società con la stessa passione e dedizione che ha sempre caratterizzato il suo lavoro sul campo con lo scopo di migliorare chi lo circonda.

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Jacopo Mannina
Jacopo Mannina
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